Stasera in tv L’assoluzione, con Robert De Niro e Robert Duvall

Stasera in tv su Rai Movie alle 23 L’assoluzione (True Confessions), un film del 1981 diretto da Ulu Grosbard e interpretato da Robert De Niro e Robert Duvall. È tratto dall’omonimo romanzo di John Gregory Dunne (pubblicato in Italia col titolo Verità confessate) a sua volta ispirato all’omicidio irrisolto di Elizabeth Ann Short, nota negli anni quaranta come “La Dalia Nera”. La colonna sonora del compositore francese Georges Delerue fu pubblicata nel 1981 dalla Varèse Sarabande. I produttori Irwin Winkler e Robert Chartoff decisero di replicare il modello di distribuzione che aveva già avuto successo l’anno prima con Toro scatenato, programmando l’uscita del film per l’autunno 1981 anziché durante l’estate. Dopo l’anteprima del 4 settembre 1981 alla 38ª Mostra del cinema di Venezia, il film uscì nelle sale il 25 Settembre. Con Robert De Niro, Robert Duvall, Cyril Cusack, Burgess Meredith, Kenneth McMillan, Charles Durning, Ed Flanders, Rose Gregorio.

Trama
Los Angeles, 1948. Desmond Spellacy è un ambizioso monsignore assistente dell’arcivescovo, mentre suo fratello Thomas è un poliziotto duro e impulsivo che indaga sull’omicidio di una prostituta fatta a pezzi. Desmond è più votato ad assicurare il benessere materiale dell’arcidiocesi che non al misticismo e, sia pure senza trarne alcun vantaggio personale, non disdegna di accettare le offerte di Jack Amsterdam, un ambiguo imprenditore con una vita ricca di zone d’ombra. Thomas riesce a risolvere il caso di omicidio ma solleva uno scandalo che investe l’arcidiocesi e segna la rovina delle ambizioni di carriera del fratello. Quest’ultimo recupera però la dimensione spirituale del suo ministero e, dopo molti anni, rappacificato con sé stesso e in punto di morte, ne rende grazie a Thomas.

“E’ un film solo apparentemente poliziesco, in realtà profondamente umano e molto amaro, specialmente riguardo a due modi di concepire la chiesa e il sacerdote. Il personaggio che fa da ‘coscienza’ nel film è un vecchio monsignore: Seamus Fargo, che ha il coraggio di affermare dinanzi al cardinale e a monsignore Spellacy che la diocesi è soprattutto un’impresa di costruzioni e, di conseguenza, i responsabili, più che sacerdoti sono dei mestieranti dediti agli intrallazzi. Il vecchio monsignore verrà confinato nella parrocchia più sperduta della diocesi ai limiti del deserto. Lì morirà e poi lo sostituirà mons. Spellacy, il quale, rientrato in se stesso, sulla tomba di Seamus Fargo confessa che quel vecchio confessore gli aveva insegnato che cosa significa essere un vero prete. ‘IO credevo di essere quello che in realtà non ero’. Si comprende allora il titolo originale del film: True Confessions. Il titolo italiano L’assoluzione non aiuta lo spettatore a capire la vera tematica del film.
(Segnalazioni Cinematografiche, vol. 91, 1981)

“Un gioiellino questo film, che forse paga il dazio di non aver avuto un grande regista alla sua direzione, ma che comunque rimane un’eccellente prova di attori e di cinema in generale. Una nota di pregio anche per i personaggi minori: l’aggressivo Jack Amsterdam interpretato dal corpulento Charles Durning, che si esibisce anche in uno straordinario balletto; il sofferente Monsigor Seamus interpretato da Burgess Meredith ed il potente cardinale Danaher interpretato dall’ottimo Cyril Cusack”.
(FilmTv)

 

 

Luca Biscontini