Stasera in tv Nikita di Luc Besson

Stasera in tv su iris alle 23 Nikita, un film del 1990 diretto da Luc Besson. Il film è stato ispirato dall’ascolto del brano omonimo di Elton John. Nel 1997 esce una serie televisiva omonima ispirata al film. Conta numerose citazioni e omaggi in film, videogiochi e libri. Le riprese avvennero principalmente a Parigi: la scena del ristorante (la prima missione) venne realizzata presso il Restaurant Le Train Bleu presso Gare de Lyon; il secondo appartamento di Nikita si trova a Rue Louis Codet; la scena dell’ambasciata venne girata presso l’Hôtel Saint-James, al civico 43 di Avenue Bugeaud; il centro di reclutamento dei servizi segreti era la fabbrica Old Seita. Altre scene vennero realizzate in Italia, a Venezia. Il film venne distribuito nelle sale cinematografiche francesi il 21 Febbraio 1990; in Italia uscì il 17 Agosto 1990. La prima americana avvenne a New York  l’8 Marzo 1991; venne quindi distribuito al cinema nell’Aprile successivo. Con Anne Parillaud, Marc Duret, Jean-Hugues Anglade, Tchéky Karyo, Jeanne Moreau, Jean Reno.

Trama
Nikita, condannata all’ergastolo, in carcere viene ingaggiata dai servizi segreti: ufficialmente dichiarata morta, in realtà viene sottoposta a tre anni di training durissimo, agli ordini di Bob. Dopo un brillante battesimo del fuoco, Bob le dà una nuova identità come infermiera. Nikita conosce Marco, che lavora in un supermarket. I due vanno a vivere insieme, senza che Marco sospetti di nulla. La ragazza vorrebbe smettere, ma i suoi capi non glielo permettono.

“Dopo essersi imposto come un autore di rilievo all’interno della estetizzante corrente del nuovo cinema francese degli anni ’80, Besson realizza una delle sue opere migliori, capace di mettere d’accordo critica e pubblico. Noir metropolitano contemporaneo, action d’autore e ritratto femminile di fosco romanticismo, Nikita rincorre suggestioni differenti senza aderire perfettamente a nessuna di esse: ed è questo fascino sfuggente uno dei motivi di maggiore interesse della pellicola. Raffinato ma scarno nella messa in scena, con la misurata eleganza figurativa che stride con le esplosioni di violenza a cui Besson non rinuncia. Duro e spigoloso, ma anche profondamente sensuale come la sua protagonista, una perfetta Anne Parillaud, eroina risoluta capace di capovolgere i classici stilemi del genere offrendo un’interpretazione che alterna scoppi di insana ribellione a momenti di sofferto intimismo. Dopo una prima parte impeccabile, la sceneggiatura (dello stesso Besson) gira un po’ a vuoto e si incaglia quando entra in scena il personaggio di Marco (Jean-Hugues Anglade), cassiere che stringe una relazione amorosa con la protagonista. Clamorosa la sequenza dello “svezzamento” di Nikita al ristorante Le Train bleu. Bella ambientazione parigina, le cui insolite location sono vere e proprie co-protagoniste del film. Tchéky Karyo e Jean Reno convincenti, Jeanne Moreau lascia il segno con un’apparizione di pochi minuti («Non dimenticare: due cose non conoscono limiti, la femminilità e i modi di abusarne»). Bella colonna sonora di Eric Serra”.
(LongTake)

 

 

Luca Biscontini