Stasera in tv Paura d’amare, con Al Pacino e Michelle Pfeiffer

Stasera in tv su La5 (canale 30 DT) alle 21,10 Paura d’amare (Frankie and Johnny), un film del 1991 diretto da Garry Marshall basato sull’opera teatrale Frankie and Johnny in the Clair de Lune di Terrence McNally. Scritto e sceneggiato da Terrence McNally e con la fotografia di Dante Spinotti, Paura d’amare è interpretato da Michelle Pfeiffer, Al Pacino, Nathan Lane, Kate Nelligan, Hector Elizondo, Jane Morris.

Trama
Frankie (Michelle Pfeiffer) è la cameriera di un ristorante di New York, che dopo alcune relazioni infelici vive una vita tranquilla, preferendo guardare videocassette VHS di vecchi film nelle proprie quattro mura domestiche. Arriva al ristorante Johnny (Al Pacino), appena uscito di prigione, viene assunto come cuoco. Johnny, un matrimonio fallito alle spalle e con la voglia di rifarsi una vita, immediatamente intravede in Frankie uno spirito affine per rinnovare la propria esistenza. Mentre Johnny fa del suo meglio per conquistare Frankie, lei cerca di proteggere se stessa dall’essere di nuovo ferita dall’ennesima dannata relazione.

Dopo il successo planetario conseguito con l’arcinoto Pretty woman, Gary Marshall prova qualcosa di diverso pur muovendosi sempre nel territorio del sentimento. Ne viene fuori questo Paura d’amare, che vede come protagonisti il meglio su piazza, ovvero Al Pacino (non è capitato spesso di vederlo in ruoli così) e Michelle Pfeiffer. La storia originale era pensata per personaggi con fisionomie diverse, ma il contesto funziona ugualmente e gli attori sono amorevoli e troppo bravi per poter facilmente glissare. Johnny (Al Pacino) è appena uscito di prigione e viene assunto come cuoco in un locale. Qui conosce Frankie (Michelle Pfeiffer), donna con un tragico matrimonio alle spalle e oggi cameriera con un presente piuttosto scialbo. Tra i due nascerà una bella storia d’amore con le implicazioni dettate dal loro passato e dalla loro diversa propensione per il futuro.

Film che lascia diversi dubbi (a partire dal già menzionato “problema” degli attori impiegati), ma il complesso è davvero troppo naturalmente amorevole per lasciare distanti o dubbiosi. O almeno si possono avere dubbi sull’adeguatezza delle figure scelte nelle parti, ma poi queste riescono a dar vita al rapporto con una classe che non lascia indifferenti, anzi trasporta con sentita disinvoltura. Marshall cerca qualcosa di più intimo del suo solito, guida gli attori (che di guida non hanno nemmeno poi tanto bisogno), mescolando temi diversi (la leggerezza è una costante, ma l’ambiente e le situazioni non sono sempre piacevoli) ed il risultato finale appaga forse più del valore oggettivo del film. Insomma, una bella e genuina storia d’amore, ben raccontata e ben interpretata che coinvolge ed emoziona non rendendosi banale come tante altre, sebbene sia molto semplice, forse perché il romantico messaggio che veicola riesce a far credere e sperare ancora nell’esistenza dei buoni sentimenti. La sceneggiatura è abbastanza accurata, il ritmo costante, la trama fluida e ben sviluppata, la regia è diligente e scrupolosa e il buon cast, con un quasi inedito Al Pacino, fanno di questo film un qualcosa che arriva e rimane sicuramente nel cuore.

 

 

Luca Biscontini