In dvd due opere firmate da Mauro Bolognini: La giornata balorda e Libera, amore mio…

Maestro di una nostra cinematografia sempre più lontana, Mauro Bolognini ha fatto il suo corso nei decenni della Settima arte aprendo la propria strada grazie a svariate commedie negli anni Cinquanta, per poi passare anche ad opere più profonde, desiderose di parlare di uno spaccato sociale legato al Neorealismo.

Lecito, quindi, è citare La notte brava, intenso sguardo ai vari bagordi e festini di un gruppo di giovincelli di fine anni Cinquanta, per poi arrivare agli indimenticati Il bell’Antonio, Metello, Fatti di gente perbene e Gran bollito, senza dimenticare la sua collaborazione a lungometraggi collettivi come La mia signora, Le bambole, Le streghe e Capriccio all’italiana, condividendo la regia insieme a validissimi colleghi del calibro di Dino Risi, Mario Monicelli, Luigi Comencini, Vittorio De Sica e Pier Paolo Pasolini. E proprio quest’ultimo, nei primi anni della sua carriera come sceneggiatore, si è dimostrato solido collaboratore di Bolognini, realizzando per lui determinati script fondamentali (il citato La notte brava fra i tanti).

Arriva ora in dvd una doppietta di titoli diretti dal cineasta di pistoia, ovvero La giornata balorda e Libera, amore mio!, celebrando la validità artistica di un autore ancora ricordato ma mai abbastanza celebrato.

 

La giornata balorda (1960)

 

In una borgata di Roma vive Davide (Jean Sorel), bel ragazzo perditempo con al seguito un figlio nato da poco e neanche la prospettiva di un futuro certo, considerata la sua situazione da disoccupato. Invaghito della bella Marina (Jeanne Valérie), una ragazza squillo, il giovane riesce a trovare in poco tempo una professione, che in men che non si dica porta determinate conseguenze. E tutto ciò però lo conduce verso un vortice di decisioni sbagliate, spingendolo al di là del pensabile, all’insegna di un’incoscienza sfrenata che, ormai, ne segna la lunga giornata, o la sua totale esistenza.

Concepito come proseguimento di un discorso aperto col precedente La notte brava, questo titolo del 1960 rimette insieme il duo Bolognini regista/ Pasolini sceneggiatore, concedendo loro un altro spaccato della Roma periferica dell’epoca, tra scontri sociali e dialoghi dialettali di una immensa poesia.

L’ispirazione viene direttamente da due scritti di Alberto Moravia, Racconti romani e Nuovi racconti romani, tanto che lo stesso scrittore collabora allo script assieme a Pasolini e Marco Visconti, mentre l’occhio preciso del grande Bolognini fa il resto, dando anima e corpo alle contraddizioni di una situazione sociale “borgatara” dei primi anni Sessanta. Per farlo sfrutta il giovane volto di un Sorel alle prime armi, più l’appoggio di altre facce che hanno fatto grande il nostro cinema, da Lea Massari a Paolo Stoppa.

Edito da Mustang Entertainment nella collana La cineteca di Gianni Canova, il supporto offre nella sezione extra un introduzione di sette minuti al film da parte del noto critico cinematografico.

 

Libera, amore mio! (1975)

 

Figlia di un anarchico di nome Felice Valente (Adolfo Celi), arrestato per le sue attività contro il regime fascista che domina sull’Italia intera, Libera (Claudia Cardinale) è una bellissima ragazza che, come suo padre, decide di combattere gli ideali violenti che imperano durante la Seconda Guerra Mondiale. Tutto ciò la porta al confine del paese insieme ai suoi familiari, ma non le impedisce di proseguire una propria battaglia all’insegna della libertà e della giustizia, ergendosi a icona di un pensiero rivoluzionario che potrebbe sopravvivere anche dopo la fine della guerra.

Pellicola che ha avuto non pochi problemi ai tempi della sua uscita, tanto che nel 1973 la censura lo bloccò e ne slittò l’uscita di un paio d’anni, si accoda al trend anni Settanta che voleva sui grandi schermi opere analoghe incentrate su eroi e, soprattutto, eroine che hanno combattuto il fascismo (da citare almeno L’Agnese va a morire di Giuliano Montaldo). Bolognini azzarda uno sguardo a suo modo anche leggero, ma senza rinunciare a colpi bassi e descrizione cruda dei fatti narrati, poggiando innanzitutto sulla presenza di una bravissima e bellissima Claudia Cardinale, qui in uno dei suoi ruoli da protagonista maggiormente in vista.

Lo script a firma del regista stesso insieme alle garanzie Nicola Badalucco (La caduta degli Dei, Morte a Venezia) e Luciano Vincenzoni (La grande guerra, Il buono, il brutto, il cattivo), è un trattato preciso e conciso sulla crescita emotiva del proprio personaggio principale femminile, una sagoma emblematica caratterizzata da un fuoco interiore e da un concetto proprio di giustizia, accerchiata da facce secondarie importanti e interpretate da uno stuolo di attori di richiamo (oltre al citato Celi,  troviamo Bruno Cirino, Philippe Leroy, Luigi Diberti, Rosalba Neri e Bekim Fehmiu).

Edito da CG Entertainment (www.cgentertainment.it), con trailer e galleria fotografica nella sezione extra.

 

Mirko Lomuscio