Stasera in tv Una storia senza nome di Roberto Andò

Stasera in tv su Rai Uno alle 21,25 Una storia senza nome, un film del 2018 diretto da Roberto Andò. Il film è ispirato a un fatto di cronaca realmente avvenuto, quando nel 1969 a Palermo fu rubato in circostanze misteriose il celebre quadro di Caravaggio Natività con i santi Lorenzo e Francesco d’Assisi. Prodotto da Angelo Barbagallo, scritto e sceneggiato da Roberto Andò e Angelo Pasquini, con la collaborazione di Giacomo Bendotti, con la fotografia di Maurizio Calvesi, il montaggio di Esmeralda Calabria, le scenografie di Gianni Carluccio e le musiche di Marco Betta, Una storia senza nome è interpretato da Micaela Ramazzotti, Renato Carpentieri, Laura Morante, Alessandro Gassman, Antonio Catania, Jerzy Skolimowski, Gaetano Bruno. Il film è stato presentato fuori concorso alla 75ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. È stato distribuito nella sale cinematografiche italiane dal 20 Settembre 2018.

Trama
Valeria, giovane segretaria di un produttore cinematografico, vive appartata con una madre eccentrica e scrive in incognito per uno sceneggiatore di successo, Alessandro. Un giorno, riceve un insolito regalo da uno sconosciuto: la trama di un film. Ma quel plot è pericoloso, racconta infatti il misterioso furto – realmente avvenuto a Palermo nel 1969 – di un celebre quadro di Caravaggio: La Natività.

Roberto Andò: “Questo è un film sul cinema, un atto di fede ironico e paradossale sulle sue capacità di investigare la realtà e di trascenderla. Si è sempre sostenuto che l’immaginazione, anche la più potente e visionaria, paghi il prezzo di un’impotenza a priori: l’impossibilità di provocare effetti reali. Il mio film, in modo giocoso, e mi auguro divertente, mostra il contrario. Con Angelo Pasquini e Giacomo Bendotti abbiamo scelto una vicenda leggendaria degli annali criminali italiani, il furto della Natività di Caravaggio, avvenuto a Palermo nel 1969. La nostra storia civile è disseminata di crimini impuniti, frammenti lacunosi a cui solo un atto fantastico potrebbe restituire un senso compiuto. Questo film è, appunto, un atto fantastico”.

“De La Natività (1609) di Caravaggio, rubata a Palermo 50 anni fa, si dice addirittura che sia finita in pasto ai maiali, e l’immagine è buona metafora sul destino di un’opera inestimabile in un intrigo assurdo dominato dalla mafia. Per ricostruire, e nello stesso tempo porre la domanda: come si racconta una storia come questa? il palermitano Andò di Viva la libertà sceglie il film nel film e un’affettuosa solidarietà citazionista col cinema. La combinazione dei piani è un po’ schematica, la Ramazzotti poco in parte, ma la difesa civile della cultura si fa sentire, anche nella scelta della parodia come specchio del contemporaneo.”
(Silvio Danese, Nazione-Carlino-Giorno, 20 Settembre 2018)

“Da un fatto di cronaca (…) fino a un film (realizzato dopo mille traversie) dentro un film, quello di Roberto Andò. Trama (…) complicata. Ma alla fine la commedia vince sul giallo. Parlando di arte, non è un film capolavoro, ma di raffinata fattura.”
(LM, Il Giornale, 21 Settembre 2018)

Una storia senza nome di Roberto Andò intreccia realtà e finzione, noir e commedia, e torna ad affrontare un tema caro al regista, quello dell’impostura e dell’inganno, come se, sulla scia di Pirandello, l’identità fosse qualcosa da costruire e proteggere. Perché, come spesso nella vita, nessuno è quello che dice di essere nel film, dove il cinema rivendica il ruolo di strumento investigativo per arrivare alla verità.” (Alessandra De Luca, Avvenire, 21 Settembre 2018)

 

 

Luca Biscontini