FOIBE – GIORNATA DELLA MEMORIA

Oggi è il Giorno del Ricordo di commemorazione del genocidio degli Italiani in Istria e Dalmazia, avvenuto 70 anni ad opera del criminale comunista Tito, di svariati comunisti italiani e con l’incivile ed osceno plauso di taluni loschi figuri del comunismo italiano. Probabilmente gli stessi che oggi plaudirebbero il colpo di stato nazista in Ucraina ad opera degli USA.

Genocidio continuato DOPO la fine della guerra, fino al 1947.

Nonostante i vigliacchi tentativi di revisionismo e negazionismo, nonostante i libri scolastici di storia non affrontino l’argomento, perché la storia fu scritta dai vincitori, un atto dovuto di civiltà del Parlamento istituì nel 2004, con Legge 92 del 30 marzo 2004, il Giorno del Ricordo che commemora le vittime dei massacri delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata.

Va ricordato che nella Camera dei Deputati vi furono su 521 presenti in aula, 502 favorevoli, 15 contrari e 4 astenuti; al Senato della Repubblica tutti favorevoli.

Vanno ricordati i voti contrari:
Armando Cossutta, Maura Cossutta (sua figlia), Titti De Simone, Elettra Deiana (oggi SEL), Oliviero Diliberto,  Alfonso Gianni( oggi SEL), Francesco Giordano (oggi SEL), Ramon Mantovani, Graziella Mascia, Giuliano Pisapia (sindaco di Milano), Marco Rizzo, Giuseppe Cosimo Sgobio,  Giovanni Russo Spena,  Tiziana Valpiana, Nichi Vendola ((oggi SEL).

Vanno ricordati perché vedere questa gente del SEL che difende criminali stranieri ed estremisti islamici ma rifiuta di ricordare, con pericolosissimo revisionismo e negazionismo, i morti italiani del vigliacco genocidio di Tito è davvero un’infamia.

Vanno ricordati perché colpevoli di quel genocidio sono anche diversi fanatici comunisti italiani, come rivela Annamaria Muiesan:

“44 furono i cittadini di Pirano e dintorni fatti scomparire dalla faccia della terra. La maggior parte fra il maggio e il giugno ’45. e questo quando a Pirano comandavano non i titini, come ancora oggi si vorrebbe fare credere, ma i comunisti del posto che alla fine delle ostilità s’erano insediati al Comune e s’imponevano sul C.L.N. E comunisti italiani erano i gappisti che non aveva riconsegnato le armi per continuare la loro rivoluzione, mandati di notte di casa in casa a sequestrare i “nemici del popolo”. Comunisti italiani quelli che dileggiavano i prigionieri in piazza, quelli che sorvegliavano le carceri, quelli che sovrintendevano agli interrogatori, finchè finirono nelle mani dei titini che ne fecero scempio. “
“Esiste una sola, unica e incontrovertibile certezza: se nei nostri paesi non ci fossero stati quei piccoli comunisti italiani assetati di potere e animati di odio ideologico e di spirito di vendetta, e non avessero messo in atto una caccia spietata ai loro nemici storici, indifferente se buoni o cattivi, oggi noi tutti piangeremmo un numero assai meno elevato di scomparsi. “

Apprendo dai giornali che Pisapia si è dimenticato di ricordare sul sito del comune le vittime delle foibe. Una distrazione cui porrà certamente rimedio: essendo rappresentante delle istituzioni si spera non violerà una legge dello stato italiano per parzialità ed ideologie estremiste.

Fa sicuramente male leggere che a Trieste sono scoppiati tafferugli e disordini, da parte dei soliti attivisti dei centri sociali e dell’ambiente “anarchico” (sofisma per indicare i criminali figli di papà che delinquono contando sull’impunità garantita dai genitori e da certi magistrati, altra pagina nera del nostro Paese). Addirittura questi cosiddetti “anarchici” si sono resi protagonisti di lancio di bombe carta. Gli stessi che impediscono alle forze di polizia di arrestare gli spacciatori (purché extracomunitari), ma guai a spendere una parola di ricordo per il vigliacco genocidio di inermi civili italiani.

E chi oggi vuole denunciare le Foibe ed i “partigiani” italiani complici dei titini negli stupri, torture ed omicidi, subisce minacce per il suo spettacolo teatrale: Simone Cristicchi.

So che questo articolo non lo leggerà quasi nessuno, ancora oggi fa paura parlare di foibe.

Così, giusto perché non pensiate di lavarvi la coscienza solo con la Giornata della Memoria, riporto una testimonianza tra le tante degli stupri, torture e violenza subite da migliaia di Italiani.

Isolate sempre gli estremisti revisionisti e negazionisti, sono i primi che appoggeranno futuri genocidi nel nome delle loro ideologie marce e delle loro menti malate.

Norma Cossetto

Il 25 settembre 1943 un gruppo di partigiani irruppe in casa Cossetto razziando ogni cosa. Entrarono perfino nelle camere, sparando sopra i letti per spaventare le persone. Il giorno successivo prelevarono Norma. Venne condotta prima nella ex caserma dei Carabinieri di Visignano dove i capibanda si divertirono a tormentarla, promettendole libertà e mansioni direttive, se avesse accettato di collaborare e di aggregarsi alle loro imprese. Al netto rifiuto, la rinchiusero nella ex caserma della Guardia di Finanza a Parenzo assieme ad altri parenti, conoscenti ed amici.

Fissata ad un tavolo con alcune corde, venne violentata da diciassette aguzzini, “partigiani” comunisti italiani e gettata ancora viva nelle foibe.

Una testimone riferì alla sorella della vittima: “ho visto sua sorella legata ad un tavolo e delle belve abusare di lei; alla sera poi ho sentito anche i suoi lamenti: invocava la mamma e chiedeva acqua, ma non ho potuto fare niente, perché avevo paura anch’io”

Dopo l’occupazione tedesca dell’Istria, il 10 dicembre 1943 i vigili del fuoco di Pola guidati dal maresciallo Arnaldo Harzarich, ritrovarono il corpo di Norma nella foiba profonda m. 136: era caduta supina, nuda, con le braccia legate con il filo di ferro, su un cumulo di altri cadaveri; aveva ambedue i seni pugnalati, un pezzo di legno conficcato nella vagina  e altre parti del corpo sfregiate.

Medaglia d’oro al merito civile, data del conferimento: 9- 12- 2005, Presidente della Republica Ciampi, medaglia alla memoria, motivo del conferimento:

Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio. 5 ottobre 1943 – Villa Surani (Istria)

CHI OSA DIFENDERE QUESTI CRIMINALI ASSASSINI??

Chi osa mancare rispetto alle vittime con becero negazionismo e vigliacco revisionismo?

I martiri vilipesi e dimenticati di 70 anni fa sono la ragione del silenzio assordante sul genocidio dei giorni nostri del popolo Yazida da parte degli islamici. L’auspicio è che l’Italiano medio non sia ancora una volta così vigliacco da schierarsi con chi urla più forte, con la minoranza violenta, ma a dire con forza NO a qualunque estremismo di ieri, oggi e domani.

L.G.B.

http://normacossetto.blogspot.it/

http://www.lefoibe.it/storie/testimonianzamuiesan.htm

http://www.lefoibe.it/approfondimenti/dossier/07-testi.htm

http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/trento/cronaca/2015/02/10/news/foibe-scontri-cariche-e-bombe-carta-1.10837144

http://www.corriere.it/cultura/cards/foibe-70-anni-fa-giorno-ricordo/pulizia-etnica.shtml

http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca_italiana/2015/02/10/foibe_oggi_il_giorno_del_ricordo_la_tragedia_fuori_dai_libri_di_s-5-407213.html

http://www.iltempo.it/politica/2015/02/09/foibe-cancellate-dai-libri-di-scuola-se-la-storia-e-scritta-dai-vincitori-1.1376163

http://www.ilgiornale.it/news/milano/pisapia-sindaco-smemorato-non-commemora-foibe-1091435.html

http://www.qelsi.it/2012/anche-vendola-e-pisapia-erano-tra-i-15-parlamentari-che-hanno-votato-contro-il-giorno-del-ricordo/

http://www.ilgiornaleoff.it/2014/11/08/17684/

http://www.ilgiornaleoff.it/2015/02/10/rosso-istria-il-film-arischio-boicottaggio/