Mondospettacolo intervista gli Eiffel 65

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Nella grande e bellissima Piazza Martiri di Novara si sono accesi i riflettori per loro: la band “EIFFEL 65”. Si è tenuto infatti la sera del 5 Luglio il super concerto del gruppo che, nonostante il caldo torrido e l’afa penetrante, non ha certo scoraggiato i 19000 fans venuti per ascoltare le loro canzoni. Una folla gremita attendeva già dalle prime ore della serata la band, sorridenti ed impazienti tra un selfie e l’altro ed un po’ d’acqua per dissetarsi, sono rimasti tutti lì, per non perdersi l’entrata dei loro beniamini. All’arrivo del gruppo i ragazzi venivano accompagnati sul palco dalle forti grida di entusiasmo dei fans, bellissimi ed euforici, la band  ha salutato la folla incitandoli ancora di più a cantare.



Un gruppo musicale che ha saputo segnare il loro successo attraverso mitiche canzoni come: “The bad touch”, “Your spin me roud”, “ Viaggia insieme a me”, ecc.. Hanno colorato la serata attraverso le loro bellissime ed indimenticabili musiche, riportando le persone indietro nel tempo in un viaggio fatto solo di ricordi. Poi sulle note del loro ultimo brano dal titolo “PANICO”, l’ecstasy dei fans è diventata ancora più prorompente.

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Un’atmosfera magica e quasi “surreale” si è avuta quando l’intera piazza ha accompagnato la musica degli Eiffel 65 con le luci dei telefonini. L’entusiasmo del pubblico è andato ancora più in delirio sotto le note della mitica canzone “Blu – Da Ba Dee”, incontenibili le urla e l’emozione di tanti ragazzi che facevano da eco alla canzone. Battiti a mille per una notte imperdibile per tutti. Una band “speciale” quella formata da Gianfranco Randone e Maurizio Lobina, con una voce suadente, vertiginosa, ma soprattutto due uomini con una spiccata simpatia ed ironia, umili nel ringraziare tutta quella folla, sottolineando che il vero successo erano loro: i fans. Urla, canti, sorrisi, euforia ed emozioni, sono stati gli ingredienti per un cocktail perfetto per una notte da… PANICO. Dopo il concerto tantissimi ragazzi hanno atteso la band per una foto, un saluto, una stretta di mano.

Gentilissimi e felicissimi per l’esito della serata, gli “Eiffel 65” si sono concessi ad una intervista per Mondospettacolo.

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Come nasce la vostra musica e quale messaggio volete inviare con le vostre canzoni?

Noi non abbiamo mai avuto intenzione di fare musica per fare successo, bensì per scrivere una pagina della musica che vuol dire tre minuti e mezzo di serenità per la gente. Nel momento in cui questo succede e funziona, noi abbiamo raggiunto il nostro obiettivo.

Secondo voi, oggi la musica è cambiata?

E’ cambiata parecchio, ci sono nuovi modi di ascoltare, di vivere la musica. Un tempo avevamo la radio, qualcosa che comunque ti portava alla televisione, adesso con internet la musica è molto più alla portata delle persone, molto più facile farla girare. Questo è un gran bene per l’artista che ha la possibilità tramite web di far sentire qualcosa di suo. Quindi c’è molto più musica rispetto a un tempo e da un certo punto di vista più difficile farsi vedere, ma c’è sicuramente molta più espressione artistica e questo è sicuramente qualcosa che porta del bene all’arte, alla musica in sé.

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Quale opinione avete in merito ai giovani talenti musicali che nascono attraverso le trasmissioni come: Amici,  X Factor, The Voice, ecc.

In realtà come fenomeno televisivo è una cosa che abbiamo visto funzionare, nel momento in cui dai la possibilità a dei ragazzi di poter far musica e gli dai visibilità, spazio, non c’è niente di male in questo. C’è qualcosa di male nel momento in cui sfrutti la loro emozione, la loro storia e magari dai la possibilità a qualcuno che in realtà non ha totalmente la passione per fare questo mestiere, ma semplicemente ci sta provando. Così rischi di illudere e poi di fargli molto male perché quando sono così giovani, non riescono più a riprendersi da una botta di quella portata. Se il Talent fosse idealmente la possibilità di dare visibilità a chi vuole fare questo mestiere non ci sarebbe niente di male.

Attraverso la musica si sogna, si possono fare meravigliosi viaggi fatti di ricordi. Qual’ è stato il vostro viaggio musicale più bello?

Il viaggio più bello che abbiamo fatto è il nostro perché non ne conosciamo altri, anche perché onestamente dopo quasi 18 anni che viviamo la nostra esperienza come “Eiffel 65” in giro per il tour in tutto il mondo, l’affetto enorme che abbiamo ricevuto come hai visto questa sera, per noi è oggetto di fierezza, orgoglio che ripaga tutti gli sforzi e tutte quelle notti, quei giorni, quegli anni che abbiamo passato in studio, soprattutto quelli dove non ci credeva nessuno a parte noi, quando non funzionava un disco neanche a pagarlo, sembrava impossibile ottenere un risultato. Il pubblico, la gente, la musica, ci ha dato tantissimo, ci sta dando molto amore per cui al di là di tutti gli altri viaggi che saranno meravigliosi a modo loro, il nostro viaggio è veramente qualcosa di incredibile.

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I vostri fan vi conoscono come il gruppo musicale “Eiffel 65”, ma dietro a questo nome vi sono due uomini: Gianfranco Randone e Maurizio Lobina, oltre all’amore per la musica quali altre passioni avete?

Ironicamente prima risponde Maurizio Lobina, dichiarando di aver sempre giocato a calcio ed ora anche a tennis, ma sottolineando anche la sua passione per la cucina. Mentre Gianfranco Randone asserisce di essere sempre stato un amante del cinema e se non avesse intrapreso la strada musicale, avrebbe provato a fare l’attore.

Dopo Novara quali saranno le altre tappe del vostro tour?

Abbiamo la Finlandia a brevissimo, saremo poi a Milano, abbiamo tutta l’estate piena. Il nostro primo sabato libero sarà a fine settembre. Quindi siamo molto fortunati, dobbiamo ringraziare la Willy Marano Menagement e tutto il nostro staff, che stanno lavorando benissimo. Siamo noi a far si che questo spettacolo sia sempre più bello.

Quali progetti avete per il futuro?

Un nuovo Album in arrivo, abbiamo fatto uscire il primo singolo che si chiama “PANICO”, a breve faremo uscire il secondo singolo, non diciamo ancora nulla, questa è una sorpresa e c’è realmente un grande lavoro dietro a tutto questo.

Lo spettacolo si conclude in una città come Novara che per una notte ha regalato ai tanti fans del gruppo una notte indimenticabile.

Loredana Berardi