In blu-ray il thriller glaciale Manhunter – Frammenti di un omicidio di Michael Mann

Quando nei primi anni Novanta il thriller capolavoro Il silenzio degli innocenti conquistò il grande pubblico, afferrando addirittura cinque pesantissimi Oscar, tra le persone tornò a riecheggiare nella memoria un titolo che nel 1986 passò in sala quasi in sordina, creandosi certamente un culto ma senza raggiungere la gloria del film diretto da Jonathan Demme: Manhunter – Frammenti di un omicidio, tratto dal libro Red dragon di Thomas Harris (medesimo autore de Il silenzio degli innocenti).

Manhunter – Frammenti di un omicidio ha raggiunto il proprio status di titolo da non dimenticare grazie anche al fatto che a dirigerlo fu un Michael Mann reduce dal mondo della televisione, qui alla sua terza pellicola cinematografica e proveniente dal successo della serie Miami Vice, della quale era produttore.

La sua visione avanguardistica si rivelò vincente nel trasporre le macabre pagine di quel testo, raccontando le gesta del poliziotto Will Graham (William Petersen), reduce da una profonda crisi personale dopo aver messo dietro le sbarre il temutissimo dottor Lecktor (Brian Cox), alle prese con la caccia ad un serial killer denominato Dente di fata, dedito nottetempo al massacro di intere famiglie seguendo dei macabri rituali.

Un protagonista destinato a seguire un’indagine che lo porta verso una traccia precisa, tenendo conto di indizi e dettagli impensabili, non potendo comunque fare a meno dell’aiuto di personaggi come lo stesso Lecktor, interrogato su quali possibili mosse il temuto killer a piede libero possa fare.

Cavalcando ogni tendenza dell’epoca, il Mann di Manhunter – Frammenti di un omicidio si mostra in tutto il suo angoscioso desiderio di appoggiarsi ad una narrazione atipica per i thriller anni Ottanta, utilizzando spazi asettici e linee rette ben definite come unico mero cardine creativo per l’intera operazione (fotografia glaciale a cura del nostro Dante Spinotti), amplificando a dovere una suspense che sale di fotogramma in fotogramma.

E il racconto si uniforma man mano in un qualcosa che va ben oltre il semplice film giallo, con giochi di inquadrature eseguite tramite obiettivi particolari e che hanno il fine principale di immergere i personaggi in un contesto quasi da sogno, onirico, condensato dalla continua presenza di una colonna sonora a dir poco ammaliante (a cura di The Reds e Michael Rubini).

In tutto ciò è inutile escludere che lo stesso Demme per il suo Il silenzio degli innocenti attinse in parte dall’operato di Mann, almeno per uniformare l’universo poliziesco che costella il film, perché per il resto questa pellicola del 1986 si muove su una personalissima caratterizzazione, tra immagini a loro modo derivate dall’universo televisivo e ritmi narrativi sperimentali per la cinematografia eighties, maggiormente volta al facile intrattenimento.

Valorizzano il tutto le facce di un cast mai abbastanza celebrato, come il Petersen di Vivere o morire a Los Angeles e il Cox che ebbe la (s)fortuna di interpretare il celebre Hannibal prima del mitico Anthony Hopkins, più le presenze di Kim Greist, Joan Allen, Stephen Lang, Tom Noonan e Dennis Farina.

Edito in blu-ray da CG Entertainment (www.cgentertainment.it), Manhunter – Frammenti di un omicidio è accompagnato nel comparto extra da un trailer cinematografico e dai due estratti Inside Manhunter (durata diciassette minuti) e The Manhunter look (durata dieci minuti).

 

 

Mirko Lomuscio