Intervista a Giulia Provvidenti che con Mauro Tesolin presenta il singolo Respirare

Respirare” è il singolo scritto grazie alla collaborazione tra l’eclettica cantante Giulia Provvidenti e il poliedrico chitarrista Mauro Tesolin, sui principali stores digitali e dal 19 gennaio nelle radio in promozione nazionale. Il brano, vestito da una produzione artistica di altissimo livello, porta la firma di Andrea Rigonat (produttore tra gli altri di Elisa, Ultimo, Maneskin…) e possiede un arrangiamento che rispecchia il tema del brano: un crescendo continuo ad indicare la “rinascita” e la voglia di respirare. Melodie vincenti che entrano in testa sin dal primo ascolto, grazie al connubio intenso e dinamico tra le chitarre di Mauro ed una interpretazione intima e sentita di Giulia che impreziosisce ulteriormente il tutto.

Potrebbe sembrare una domanda banale e magari lo è: “Dove sta andando la musica? E dove sta andando la tua di musica?

Potrei dire che va dove mi porta il cuore. Almeno parlando della mia/nostra musica. Facciamo (io e Mauro) musica per passione, senza altri scopi se non quello di divertirci. Ed è così che nascono le nostre canzoni, non siamo noi a scriverle, ma loro che si fanno scrivere. Semplicemente “arrivano” da sole, bisogna solo avere la prontezza di prenderle al volo, con carta e penna oppure registrando la melodia col telefonino.

Ad avere la possibilità di aprire un concerto in uno stadio di un big della musica, affrontandone il pubblico con la tua musica, chi sceglieresti? E perché?

Qualsiasi possibilità sarebbe ben accetta, sia per farci conoscere, sia per fare esperienza, quindi dal più piccolo al più grande artista, famoso o meno, tutto serve per cresce ma soprattutto per fare ciò che ci piace, cantare e suonare, specialmente se brani nostri. Io personalmente da grandissima fan dei Pooh, darei qualsiasi cosa per aprire un loro concerto, Mauro invece, da chitarrista è appassionato di Eric Clapton, Santana, Mark Knopfler…

Quali sono i tuoi piani più immediati?

Intanto abbiamo iniziato con la promozione del nostro primo singolo “Respirare”. Stiamo programmando le prossime date live, e poi chissà cosa accadrà nel futuro… l’uscita di un altro singolo… l’uscita di un album… si vedrà

Quanto è importante per te internet nell’ambito musicale? Si rimpiange il passato in cui i social e selfie erano solo utopia o, meglio, proiettarsi verso il futuro abbracciando le nuove, seppur fredde, forme di comunicazione?

Purtroppo, al giorno d’oggi è necessario utilizzare internet, soprattutto per farci conoscere. Da un altro lato è anche una fortuna perché chiunque, come noi, può fare sentire la propria musica. Però preferisco com’era una volta, in cui gli artisti facevano la gavetta suonando in giro, e non mettendo musica su YouTube, Facebook o Instagram… ed è anche per questo che, se facessimo un album, vorrei fare un CD fisico.

Sempre convinti che ogni forma d’arte sia la massima espressione della bellezza. Tu da artista che rapporto hai con la bellezza? Quale il tuo pensiero in merito, in una società ormai distrutta dall’agognata apparenza, in cui l’arte sembra passare in secondo piano?

La bellezza è relativa, in ogni sua forma e genere. Alla fine, quello che per me può essere bello, non è detto che lo sia per qualcun altro. Come ho detto prima, se guardo le nostre canzoni, non scriviamo per il piacere di farlo, per esprimere qualcosa di nostro. Non vogliamo piacere a tutti, vogliamo essere noi. Poi si sa, a qualcuno piace, ad altri no.

C’è differenza tra ciò che ascolti e ciò che in realtà componi e canti?

Se si parlasse di genere musica direi di no, ascolto principalmente generi che poi sono quello che anche compongo. Non per imitazione o altro ma perché è quello che più mi rispecchia, come dicevo prima, la nostra musica va dove ci porta il cuore, verso ciò che sentiamo nostro. Poi speriamo sempre che, all’interno del genere, siamo unici e riconoscibili, perché credo che ogni artista voglia essere uguale solo a se stesso, riconoscibile. Esprimere qualcosa che sia solo nostro, ma a portata di tutti.

Chi vorresti ringraziare per chiudere questa intervista?

Sicuramente Mauro Tesolin, il chitarrista con cui ho scritto e composto questo brano, non che suonato insieme. Facciamo un bel lavoro insieme, abbiamo messo in piedi un bel progetto musicale in cui ognuno dei due può esprimere il 100% di se stesso. È un progetto in cui crediamo molto, questo è stato solo il primo singolo di un progetto più ampio a cui stiamo lavorando. Lo ringrazio soprattutto per la pazienza che ha nel sopportarmi.