INTERVISTA AGLI ILLACRIMO: LA BAND PIEMONTESE PUBBLICA IL NUOVO SINGOLO “CHAINS IN THE COLD”

Dopo la preview di Non Credi, l’alternative-rock band italo-ungherese  presenta Chains In The Cold, nuovo singolo-video che anticipa l’EP , atteso per gennaio 2015. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Federica e Davide, cuore pulsante della band

Ciao ragazzi. Innanzitutto:  di dove siete ? Qual’ è la situazione della scena indie dalle vostre parti ?

F: Davide ed io siamo piemontesi, quindi oltre al Vercellese, conosciamo la realtà di tutte le zone a noi limitrofe come Chivasso, Torino, ecc… sino ad arrivare verso il Milanese e dintorni. Trovo ci siano veramente tante cover band e tribute band, ovviamente di differente bravura e per tutti i generi e gusti musicali, ma a livello di inediti il panorama è meno ricco essendo difficile farsi conoscere. Sono stata per diversi anni nel modenese e nel bolognese trovando una situazione più aperta, propensa all’ascolto verso le novità. Resta comunque alto il livello musicale nel circondario.

Dateci una descrizione accurata del brano “Burning Fields”.

D:E’ un brano scritto con un intento di “presentazione” della band, in cui si possono assaggiare i vari elementi che caratterizzano la musicalità degli iLLacrimo. Lo stile è semplice ma ricercato, pochi fronzoli lasciano il posto ad una struttura precisa e dinamica. Dal punto di vista compositivo parte con una breve introduzione strumentale in cui un arpeggio di Mi minore introduce il tema, malinconico, che porta all’entrata della voce. Il pezzo viene sorretto da un verso di pianoforte che porta al ritornello maestoso, in cui scoppia la teatralità vocale di Federica. Il testo parla di come anche dopo numerosi fallimenti, la capacità di restare positivi ed affrontare le avversità alla fine porti a risultati, immagine che viene racchiusa nei “campi bruciati” del titolo. Chiude, come in apertura, un piccolo intro strumentale in cui chitarra e pianoforte si rispondono terminando il discorso musicale.

Quale è la vostra strumentazione attuale  ragazzi?

D: Inizio col dirti che sono un patito delle chitarre Schecter; ne ho vari modelli che uso abitualmente sia per registrare che per i live e credo di avere trovato il compromesso tra una compattezza sonora utile per le sezioni ritmiche ed una scioltezza per quanto riguarda gli assoli. Ogni tanto uso anche un paio di chitarre della Dean, un atto dovuto verso uno dei miei idoli, Dimebag Darrel. Inoltre mi avvalgo di pedaliere multi effetti della boss come la Gt-10 o della Line 6 come la Hd500X, assieme ad un paio di pedalini esterni come il Cry-Baby. Come amplificatori mi trovo molto bene con la Laney. Quando si parla invece di acustici, uso una Yamaha classica personalizzata con un leggero riverbero aggiunto grazie allo Zoom A3. Il nostro bassista salta da un Musicman Stingray 5 ad un Ibanez Sr300 ed anche l’altro chitarrista è un affezionato della casa giapponese. Non sto ad elencarti il set del batterista Alessandro, ti dico solo che, essendo un fan sfegatato dei Dream Theater, lo ha assemblato in origine come quello di Mike Portnoy. Con noi ha dovuto modificarlo leggermente non essendo necessario il drum-kit completo. Le tastiere sono della Roland e durante i live ci avvaliamo di una scheda audio esterna. Federica invece è brava di suo al naturale..

Tra le vostre influenze sono citate band come Evanescence e Lacuna Coil. Qual è, secondo voi, l’ingrediente segreto che ha permesso a questa branca del rock alternativo di ottenere un così grande e, a quanto pare, duraturo successo?

D: Penso che l’elemento importante in questo filone sia il connubio di diversi fattori miscelati sapientemente: una musica dura, figlia del metal e dell’hard rock, da sempre un tipo di musica “maschile”, assieme ad una voce femminile, a volte con impostazione lirica, ed una certa teatralità, ricercatezza sonora, scelta dell’immagine che, forse, durante gli anni ’90 si era un po’ persa con l’avvento del grunge, con tutto il rispetto per questo genere…Mi ricordo nel 1999, quando vidi la band di Cristina Scabbia aprire al Gods of Metal…per me fu scioccante vedere una donna in un contesto che (ero un mocciosetto) consideravo da maschi! Negli anni abbiamo avuto poi conferme che il mix, il gusto, la tecnica e la costanza di gente come loro (ma potrei anche dire gli “Amaranthe”, i “Nightwish”) non fossero un fuoco di paglia bensì una vera e propria corrente.Ci tengo a precisare però che noi siamo influenzati da questi mostri sacri più per la loro capacità musicale, per il sapersi creare un’immagine forte e di impatto, per la loro effettiva capacità tecnica, piuttosto che per il genere di appartenenza, come puoi sentire dai nostri brani.

Chi si occupa dell’artwork e in generale della vostra immagine ?

F: Di solito tutto ciò che riguarda l’aspetto visivo della band l’ultima parola è la mia, a differenza di quella musicale dove decide Davide. I colori portanti per la nostra immagine, come avrai potuto notare, sono il rosso, il nero ed il bianco. Sia il logo che la scritta sono creazioni originali disegnate da me, perfezionate dal nostro caro amico e fan Ivano. La sinuosità della mezza luna va in contrapposizione con i tratti duri e geometrici della lettera “i”per sottolineare la dualità sempre presente come concetto nella nostra musica.

Un giorno iLLacrimo saranno la band opener di…?

D: Ci sarebbero tante, troppe band da scegliere quindi te ne dico un paio infattibili giusto per sognare: Queen con Freddy Mercury o Miles Davis nella formazione di Bitches Brew.

F: Questa domanda , in effetti , sarebbe da fare agli addetti ai lavori…

Dove possiamo ascoltare la vostra musica e rimanere aggiornati sulle novità targate iLLacrimo?

 D: Facebook resta il nostro  momento di massima interazione.

 F:  Puoi trovarci anche su iTunes store, YouTube, Twitter, Reverbnation, Soundcloud and more!!!

Classica domanda finale:  i vostri progetti futuri? Come intendete muovervi adesso ?

Adesso è importante vedere se i nostri brani ed il nostro video riescano a suscitare qualche interesse; abbiamo materiale pronto per un full-lenght praticamente finito e registrato, ma senza un  feedback positivo diventa difficile, come puoi immaginare.

Soundcloud Official: soundcloud.com/illacrimo-1

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Alessandro Bruttini