Intervista Anthony Bock: il compositore dall’animo ribelle

Anthony Bock è uscito il 27 maggio con il suo singolo “Freedom is an illusion”. Un brano strumentale dalle contaminazioni elettro, classiche e rock. Il compositore trae la sua ispirazione dalla guerra in Ucraina: un momento che lo ha colpito e per il quale riesce ad esprimere le emozioni in musica. Gli abbiamo fatto alcune domande ed ecco cosa ci ha raccontato.

Intervista Anthony Bock

Come è nata in te la passione per la musica? C’è stato un momento preciso in cui hai deciso che avresti voluto fare questo?

La passione per la musica è nata all’improvviso, come un fulmine al ciel sereno… non so dirti precisamente come è avvenuta, ma una cosa è certa: ero affascinato dai suoni che mi circondavano quotidianamente e tutto ciò mi rendeva un ragazzo felice e soprattutto mi faceva stare bene con me stesso e con la società con cui mi interfacciavo. Da quel momento in poi, ho deciso fermamente di volere la mia prima tastiera elettronica ed iniziare un percorso straordinario, fatto di studi professionali, che da quel momento, ha cambiato la mia vita.

Infatti, da lì è iniziato tutto. Come si suol dire, è stato “Amore a prima vista”.

La musica classica e gli studi al Conservatorio. Come ti sei trovato in questo ambiente?

Inizialmente è stato difficile… però l’esigenza di approdare in un Istituto di Alta Formazione Artistica Musicale era doveroso. Il Conservatorio rappresentava il luogo per accrescere la mia formazione e studiare seriamente lo studio del pianoforte.

Ricordo l’esame di ammissione: all’epoca, entrare nel dipartimento di pianoforte, non era per niente facile, anzi… nonostante la bravura e la preparazione, comunque non si accedeva. Infatti il maestro che mi preparò per l’ammissione mi disse che molto probabilmente sarei entrato l’anno dopo e mi fece inserire anche un secondo strumento per poter entrare, nell’anno in corso.

Destino volle che durante la seconda prova pratica, uno dei maggiori esponenti della commissione, mi invitò a raggiungere la finestra ubicata in fondo all’aula, alle spalle del pianoforte:

iniziò a suonare delle singole note e mi chiese di indovinarle. Fu così che indovinai 9 note su 10. Il giorno seguente avrei dovuto sostenere una terza prova riguardante il secondo strumento, naturalmente formale e convertita nella pratica del solfeggio, ma lo stesso esponente della commissione decise di ammettermi in Conservatorio, subito dopo la seconda prova.

In questo brano ci sono molte influenze diverse. Anthony Bock che musica ascolta solitamente?

In realtà non ho un genere musicale preferito, amo la musica in tutte le sue sfaccettature e proprio per questo mi piace ascoltare diversi generi musicali, anche perché credo fortemente che ci sia del bello in ogni diversa forma musicale. Proprio per questo motivo, la mia identità artistica, è un insieme di diverse influenze musicali e “Freedom is an illusion” rispecchia in pieno tutto ciò.

Hai collaborato anche con Antonella Ruggiero. Com’è stata quell’esperienza?

È stata un’esperienza bellissima ed ineguagliabile: poter condividere il palco con un’Artista così importante e con un’orchestra ritmico – sinfonica composta da 110 elementi, e un quintetto ritmico che ha sostenuto il tutto.

Questa esperienza mi ha dato l’opportunità di poter conoscere tante persone con cui condividere esperienze musicali, tra cui il grande Mark Harris, storico arrangiatore di Fabrizio De André, Napoli Centrale e tanti altri big del panorama musicale internazionale.

Ricordo con entusiasmo e ammirazione il Maestro Roberto Colombo, con il quale, tra una pausa e l’altra durante le prove, improvvisavo standard jazz/blues, che lui amava particolarmente.

Progetti futuri?

In questo momento c’è un grande fermento tra me e il mio produttore Claudio Poggi per la realizzazione di un nuovo progetto discografico.

Brani contaminati da stili ed influenze diverse… una “contemporaneità” che si fonde allo stesso tempo con “loop elettronici” e nuove tecniche di sintesi sonora, ma allo stesso tempo legate dalla matrice sonora di “Freedom is an illusion”.

Al momento non posso svelare altro, ma ben presto riceverete i primi “rumors”.

Saluto e ringrazio i lettori e la redazione di Mondo Spettacolo per l’attenzione!

Instagram

Leggi anche: “Anthony Bock, “Freedom is an illusion” il suo viaggio nella musica”