Mondospettacolo intervista gli scrittori Gerardo Spirito e Marco Marra

Gerardo Spirito, classe 1992, è nato e vive a Napoli. Ha pubblicato insieme a Marco Marra le raccolte Racconti sull’innominabile – Il macabro nel sud Italia (Edizioni Horti di Giano, 2020),  Immaginate l’oblio – Il macabro nel sud Italia (Edizioni Horti di Giano, 2021), e Cantico notturno – Il Macabro nel sud Italia (Edizioni Horti di Giano, 2022) ed è l’autore delle storie della graphic novel Gotico italiano Vol. 2 – Adorazione (Edizioni Horti di Giano, 2021). Nel 2022 ha pubblicato la raccolta Il libro nero della fame per Moscabianca Edizioni.

Marco Marra, napoletano, classe 1989, ha scritto con Gerardo Spirito le antologie Racconti sull’innominabile – Il macabro nel sud Italia (Edizioni Horti di Giano, 2020),  Immaginate l’oblio – Il macabro nel sud Italia (Edizioni Horti di Giano, 2021), e Cantico notturno – Il Macabro nel sud Italia (Edizioni Horti di Giano, 2022). Ha contribuito alla realizzazione dell’albo a fumetti Gotico Italiano Vol.3 – Lo squarcio nel cielo (Edizioni Horti di Giano, 2021). Il suo racconto Ode alla nube nera è stato pubblicato sull’undicesimo numero della rivista letteraria Zothique edita da Dagon Press.

“Ora lì vicino si estendeva una torbiera di giunchi morti e umori pestilenziali, un residuo macero e infetto, un sepolcreto di mendicanti e di miscredenti, di ignavi e di malcapitati. Nella fanghiglia umida, tra i bulbi di magma freddo e le poltiglie di terriccio e muffa, riposavano le ossa di coloro che avevano provato ad andare via alle prime avvisaglie della malattia”.

Dopo Racconti sull’innominabile e Immaginate l’oblio, Gerardo Spirito e Marco Marra tornano a solcare terre arse, torbiere, villaggi crepati e campi avvizziti. Cantico notturno, volume conclusivo della trilogia de   , è un pellegrinaggio sconvolgente che, attraverso gli occhi glauchi di anacoreti, cavatori, campanari e stregoni, ci porta in territori prossimi all’annichilimento, su cui aleggia l’ombra inquieta di forze che vanno al di là della comprensione umana. I due autori si muovono sui binari del weird e del folk, lasciando l’orrore sullo sfondo e mettendo in primo piano, attraverso una sintassi ricca e un periodare deciso e asciutto, il dramma stesso insito nell’esistenza umana. Uomini e donne che muovono i loro passi su una terra che assomiglia ad un purgatorio dal quale, però, non c’è via d’uscita. Tutte le opere scritte da Spirito e Marra viaggiano sui binari dell’horror (alcune tendono al weird, altre al folk, altre magari a una sorta di realismo cupo). In molte l’elemento soprannaturale è presente ma in altre è sotteso, vagamente presente o solo accennato. I temi che ricorrono sono la povertà (i protagonisti sono spesso degli ultimi), la carestia, la pestilenza, la religiosità (a volte deviata), la superstizione.

 

Ecco la videointervista

Ilaria Monfardini