Oni, una delle penne più evocative dell’indie-pop italiano, torna con un Labirinto di emozioni, dal dolore alla rinascita

Oni, una delle penne più evocative e iconografiche della scena indie-pop italiana, noto per la sua capacità di trasformare le sfide della vita in musa e musica ispiratrice, torna nei digital store con “Labirinto” (PaKo Music Records/Believe Digital), il suo nuovo progetto double track che tesse un racconto di eleganza, pathos e riflessione.

Questo nuovo lavoro artistico, intenso e intimo, esplora le complesse emozioni che pervadono un cuore infranto, delineando un cammino di dolore e crescita personale.

Nel cuore di “Labirinto” risiede la profonda introspezione e la maturità emotiva che Oni ha raggiunto nel suo itinerario artistico. Ognuna delle due tracce che compongono il mini EP, “Sabbie Mobili” e “Belladonna”, rappresenta una delicata ma potentissima esplorazione dell’anima, che invita gli ascoltatori a rendere l’esperienza uditiva un vero e proprio percorso trasformativo.

Nel brano di apertura, “Sabbie mobili”, Oni ci immerge in un paesaggio di metafore fortemente evocative. Le sue parole iniziali, «Cenere e macerie mi hanno reso calmo. Forse meno stanco», non sono solo un riflesso di resilienza, ma anche una dichiarazione di pace interiore che, a volte può, scaturire proprio dalla sua antitesi, dall’accettazione dei contrasti della vita. La canzone sottolinea l’importanza delle scelte personali nel modellare la nostra realtà, come evidenziato perfettamente dal passaggio «Sono le scelte fatte, non quel che è capitato». Queste liriche, non solo riconfermano l’abilità e la sensibilità autorale di Oni, ma invitano l’ascoltatore a riflettere sul potere delle proprie decisioni nel determinare il corso della propria esistenza. Con assoluta finezza, il brano esprime le sensazioni invasive ed i pensieri irrequieti di chi ha fatto i conti con una dolorosa separazione, riuscendo a scorgere gli eventi oltre la sofferenza, tramite la lente di una nuova consapevolezza acquisita.

“Belladonna”, il secondo capitolo del progetto, ci guida in un viaggio di guarigione che passa attraverso il veleno. Oni usa la Belladonna, il celebre fiore noto tanto per la sua bellezza quanto per la sua tossicità, come metafora della trasformazione personale che anticipa la rinascita. Il verso «Essere diversi è un bene se non ti avvelena», rivela una profonda comprensione della dualità della natura umana e della necessità di abbracciare se stessi, anche nelle proprie imperfezioni. Il brano, ricco di traslati e suggestioni, culmina in un atto di riconoscimento e coraggio, come espresso nell’emozionante passaggio «Condannato, ma con il sorriso, riconosco il volto di chi non mi ha ucciso», sottolineando la capacità di Oni di trovare speranza e forza anche nelle avversità e ricordando a tutti noi che la celebre frase scritta da Friedrich Nietzsche ne Il crepuscolo degli idoli, “Ciò che non mi uccide, mi rende più forte”, trascende il semplice utilizzo come motto nelle didascalie di Instagram, tornando ad assumere una preziosissima risonanza personale. In “Labirinto”, Oni trasforma questo concetto in un’esperienza vissuta, una testimonianza potente della determinazione umana e della capacità di riscatto attraverso le prove della vita.

Lo stesso Oni, che ha abbracciato la meravigliosa esperienza della paternità a soli 17 anni, ha affrontato sfide che hanno plasmato il suo percorso artistico, portandolo ad esplorare nella sua musica temi di incredibile rilevanza sociale.  Dalle intricate sfumature emotive legate ai disturbi dell’umore, in particolare il disturbo borderline e bipolare, trattate con incredibile delicatezza in “Come mi sento” e “Borderline – Lascia stare”, al primo album, “Nichilisti per caso”, che affronta la decadenza morale e sociale con una maturità artistica sorprendente, rendendo ogni traccia una meditazione sulle complessità del vivere moderno, Oni trasforma le sue release in un’escursione introspettiva, un ponte tra l’esperienza personale e l’universale, offrendo agli ascoltatori uno specchio che riflette emozioni e stati d’animo.

Con “Labirinto”, Oni non solo continua ad esplorare questi temi, ma anche a mostrare la sua continua evoluzione musicale. Il suo stile unico, che unisce elementi elettronici con un’eclettica scrittura, dimostra una maturità e una profondità tipiche di un artista che conosce profondamente il proprio linguaggio espressivo ed il messaggio che vuole trasmettere.

“Labirinto”, prodotto dal tocco inconfondibile di Axel del Goldeneye Studio, si configura come un diario emotivo, un’opera che narra con struggente delicatezza il percorso attraverso il dolore, la resilienza e la riscoperta di sé. Ogni brano rappresenta un capitolo di questo viaggio più ampio, condiviso da Oni con una coraggiosa autenticità. Questo progetto non solo conferma il suo indiscutibile talento come cantautore, ma rivela anche una straordinaria capacità di creare una connessione intima con gli ascoltatori, toccando le corde più ancestrali delle loro emozioni. “Labirinto” non è solo un ascolto, ma un’esperienza sensoriale che esorta ad un’introspezione personale, rendendo Oni un artista completo e imprescindibile nel panorama discografico attuale.