Raffaele Poggio infiamma Ciao Darwin

Ciao Raffaele, allora cosa ci racconti di questa esperienza a Ciao Darwin in cui hai infuocato la passerella?

Ciao, beh diciamo che è un po’ la consacrazione dei miei primi passi come modello anche se in verità in quel caso erano le sfilate sposo e non intimo! Ho sempre ammirato molto Paolo Bonolis come presentatore e ho realizzato quindi anche un piccolo sogno di conoscerlo dal vivo. La sfida Trattorie contro Stellati è stata molto interessante perché come nell’ arte anche nel cibo, preferisco le cose genuine e semplici senza troppe manipolazioni. La vera cultura italiana ritengo sia la cucina delle nostre nonne con i prodotti autentici della terra italiana, un paese che dovremmo sostenere meglio. Avrei voluto anche cantare ma non c’è stata occasione quindi diciamo che cercato di sfruttare al massimo il momento della sfilata intimo, divertendomi e facendo vedere il Raffaele che osa e provoca.

Fare una sfilata così audace pensi che possa influire sul tuo profilo artistico?

E’ risaputo che Ciao Darwin non sia un programma di alti contenuti culturali quindi l’ ho messo in conto e ho messo in gioco quella sensualità già sfruttata in molti miei videoclip che parlavano di amore e passione. Penso che la differenza la faccia sempre il modo in presenti qualcosa. Per molti anni mi sono messo troppi limiti per non fare cose che potessero ledere alla mia figura attoriale o di cantante, lavorando anche in settori raffinati ed eleganti come quello del wedding. Con il tempo ho poi capito, che la cosa migliore era esprimermi per quello che sono per arrivare alle persone senza modifiche forzate e per sentirmi anche naturale davanti alla macchina da presa o quando semplicemente porto un personaggio ad un provino.

A dirla tutta è proprio questo che consiglio agli aspiranti attori, ovvero capire le proprie potenzialità creando il proprio brand e affinandolo per renderlo unico, speciale ed attrattivo perché magari non ti sceglieranno per tutta una serie di film o serie ma prima o poi arriva la parte veramente adatta a te in cui fai la differenza, con o senza tatuaggi, con capelli rasati o lunghi, con piercing o senza.

Progetti per il futuro?

Ho iniziato l’anno molto in sordina. Il 2023 è stato molto intenso, caotico con grande dispendio di energie a volte per errori commessi sul percorso per cattive scelte e a volte proprio per la voglia di fare mille cose ed alla fine tutto quell’ impeto ti scarica. Così ho deciso di affrontare il nuovo anno con passi più leggeri e mi sto preparando all’ uscita di un mio nuovo brano molto importante per il suo valore umano ed il mio percorso cantautoriale. FIORI DI CERAMICA, l ho scritto per Fabiano, un lottatore di vita, affetto da leucemia che mi ha scritto privatamente dichiarandomi il sostegno che la mia musica gli desse in particolari giorni e questo mi ha spinto senza indugio a scrivere delle parole che potessero essere di coraggio e forza per lui e per tutti quelli che ne hanno bisogno. Quello che spesso molti artisti si dimenticano è che il focus del loro lavoro non sia il successo e la notorietà ma la responsabilità dei messaggi che devono trasmettere e fare arrivare al cuore. Vero poi che ovviamente più un artista è popolare più arriva alle masse ma vedo troppi cantanti poi adeguarsi nel tempo alle mode perdendo autenticità e tralasciando il loro fine maggiore.

Presto mi vedrete anche nella serie Blocco 181 in un piccolo ruolo quindi insomma qualcosa si muove e nel frattempo non smetto di studiare e formarmi per crescere come artista, attore o cantante che sia perché come dico spesso, non posso fare una scelta… amo entrambi i fronti artistici.

Hai qualche sogno nel cassetto?

Uno è sempre lì, fisso ovvero quello di recitare in un film di Ozpetek e farmi avvolgere da quelle atmosfere particolari di tempi lontani, cariche di emozioni forti. Vorrei anche fare un bel tour live con la mia musica e classici latini e dance che si legano alla mia produzione musicale. Ho bisogno di sentire il calore delle persone, di far conoscere la mia musica in un modo che non sia social, web o televisione, raccontandomi e facendo scoprire cosa c’è dietro i miei testi. L’ anno scorso ho fatto un bel concerto in piazza d’ Armi a Torino e vorrei replicare quella situazione in altre città e piazze perché gli spazi esterni mi piacciono molto come contesto. Se mi metto a pensare, di cose ne uscirebbero ma chi mi conosce, sa ho i piedi ben piantati a terra e sono sempre focalizzato sul presente per viverlo intensamente e far sì che sia produttivo per la mia crescita personale ed artistica.