Slumberland – Nel mondo dei sogni: il Jason Momoa Netflix per famiglie

Slumberland – Nel mondo dei sogni è un film fantasy del 2022, disponibile in streaming sulla piattaforma Netflix e diretto da Francis Lawrence. Nel cast Jason Momoa, Marlow Barkley, Chris O’Dowd, Kyle Chandler e Weruche Opia.

Nel mondo dei sogni di Slumberland una giovane collabora con Flip, un fuorilegge fatato, nel desiderio di riabbracciare suo padre, custode di un faro disperso in mare. Il film è basato sul fumetto Little Nemo in Slumberland di Winsor McCay (dove Nemo era però un bambino).

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Dopo tanti, forse troppi, film ambientati nel mondo degli incubi, Slumberland – Nel mondo dei sogni si presenta come un perfetto anti-Nightmare, declinando il tema del sogno filtrandolo attraverso gli occhi di una giovane sognatrice appassionata di storie. Un film immaginifico a cavallo tra Big Fish – Le storie di una vita incredibile e Alice in Wonderland, ma con la profondità di Al di là dei sogni, nonostante i continui momenti comedy perfettamente portati in scena da un ottimo Jason Momoa, il quale si conferma un attore dal grande carisma e ricco di contenuti, non solo di muscoli. Tanti sono i temi che possiamo individuare: dalla difficoltà di una genitorialità gestita da un solo padre o madre alla, paradossalmente, capacità di adattamento che lo stesso o stessa può dimostrare. Questo paradosso è perfettamente rappresentato dai due personaggi del padre biologico contrapposto allo zio adottivo. Come ogni film con protagonista dei giovani, ovviamente, altro tema ben identificabile è il processo di crescita.

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Un processo quasi sempre interiorizzato, introiettato, pertanto metaforicamente portato sullo schermo attraverso il viaggio fantastico in un mondo immaginifico, con potenzialità infinite, e allo stesso tempo, imprevedibili, esattamente come lo è un/una adolescente. A prescindere da un eventuale sterile confronto con l’opera “originale”, Slumberland – Nel mondo dei sogni è probabilmente un film riuscito a metà, questo perché, nonostante la grande capacità di palesarne i contenuti, l’intrattenimento di per sé non presenta nessun guizzo di novità, sia graficamente, sia da un punto di vista della scrittura vera e propria. Infatti alcune soluzioni narrative, come ad esempio  “l’istituzionalizzazione” del fantastico, attraverso un’organizzazione dipartimentale, sono ormai talmente tanto usate in altri prodotti (vedi Loki, Jupiter – Il destino dell’universo e R.I.P.D) da risultare un cliché. Momoa certamente emerge, tuttavia “in scena” non si ritrova neanche contrappesi degni di lui. Detto ciò, rimane un film estremamente gradevole e piacevole da seguire nonostante le due ore di durata. Fortemente raccomandato a tutta la famiglia e, possibilmente, da vedere insieme.

 

 

Dario Bettati