Stasera in tv Kubrick, Visconti e Hitchcock

Ottima programmazione stasera nella tv in chiaro. Alle 21 su Iris sarà trasmesso Full Metal Jacket (1987) di Stanley Kubrick; su Rai Movie, invece, alle 01,25 Rocco e i suoi fratelli (1960) di Luchino Visconti; infine, ancora su Iris, alle 01,55 Nodo alla gola (1948) di Alfred Hitchcock.

Full Metal Jacket è un film statunitense del 1987 diretto da Stanley Kubrick ed interpretato da Matthew Modine. Il film, il cui titolo originale si riferisce alla guaina in rame dei proiettili incamiciati, citati da uno dei protagonisti a metà della storia, è ispirato al romanzo Nato per uccidere (The Short-Timers) di Gustav Hasford, un ex Marine e corrispondente di guerra che ha collaborato alla sceneggiatura. Kubrick preferì ricostruire il Vietnam in un set vicino Londra, importando trecento palme dalla Spagna. La scena della battaglia finale è stata girata nel Sussex, nella centrale del gas in demolizione del quartiere di Beckton. Il sergente Hartman è interpretato da un ex istruttore dei Marines, Ronald Lee Ermey, congedatosi nei primi anni settanta per motivi di salute e stabilitosi nelle Filippine divenendo caratterista e pilota di elicotteri. Il doppiaggio italiano di Hartman fu affidato ad Eros Pagni, che per le sue doti vocali era il solo in grado di poter tenere il passo. Lo stesso Kubrick volle Loris Loddi su Vincent D’Onofrio per la voce di Palla di Lardo, nonostante fosse stato scelto per doppiare Matthew Modine nel ruolo di Joker, che alla fine andò a Mattia Sbragia. Con Matthew Modine, Vincent D’Onofrio, Adam Baldwin, R. Lee Ermey, Dorian Harewood.

Trama
Al campo di addestramento dei marines di Parris Island il sergente Hartman imperversa. Insulta le reclute, le schiavizza, le angaria con ogni mezzo. Il loro unico compagno deve essere il fucile, l’unico scopo diventare delle macchine da guerra. Joker (Modine), per quanto indipendente e anticonformista, ci riesce. Il soldato Lawrence (D’Onofrio), soprannominato “Palla di lardo”, non regge la vita militare e i soprusi di cui è continuamente vittima e impazzisce: spara al sergente, quindi si ammazza. Nella seconda parte del film Joker, assegnato alla sezione propaganda, ritrova in Vietnam il suo vecchio compagno “Cowboy” e ne segue il reparto in alcune azioni di guerra. Il gruppo avanza in una città devastata dai bombardamenti, apparentemente abbandonata. Finché si trova sotto il fuoco di un cecchino che inizia a decimarne le fila. Con una sortita Joker e alcuni compagni vanno a stanare il vietcong: scopriranno che è una ragazza, poco più che bambina.

Rocco e i suoi fratelli è un film del 1960 diretto da Luchino Visconti e ispirato al romanzo Il ponte della Ghisolfa di Giovanni Testori. Il titolo del film è una combinazione tra l’opera Giuseppe e i suoi fratelli di Thomas Mann e il nome di Rocco Scotellaro, poeta che descriveva le condizioni dei contadini meridionali e di cui Visconti era un grande estimatore. I cinque fratelli vengono presentati, durante la narrazione, in abbinamento alle cinque dita della mano, di cui Rocco rappresenta il dito medio. Sceneggiatura di Suso Cecchi D’Amico, Pasquale Festa Campanile, Massimo Franciosa, Enrico Medioli e Luchino Visconti, fotografia di Giuseppe Rotunno, montaggio di Mario Serandrei, scenografie di Mario Garbuglia e musiche del grande Nino Rota. Con Alain Delon, Renato Salvatori, Annie Girardot, Roger Hanin, Katina Paxinou, Nino Castelnuovo, Corrado Pani, Claudia Cardinale.

Trama
La famiglia Parondi è arrivata dal Sud a Milano, dove vive in misere condizioni. Dei quattro fratelli, Rocco cerca fortuna nella boxe, ma il suo desiderio è quello di tornare al paese. Simone, travolto dalla passione per una giovane prostituta, Nadia, che in un secondo momento gli preferisce proprio Rocco, la uccide. Finirà in galera nonostante il tentativo dei familiari (escluso, Ciro, un altro fratello) di proteggerlo.

Nodo alla gola (Rope) è un film del 1948 diretto e prodotto da Alfred Hitchcock. Basato sulla medesima rappresentazione teatrale del 1929 di Patrick Hamilton, fu adattato da Hume Cronyn con la sceneggiatura di Arthur Laurents. Il film fu prodotto da Hitchcock e Sidney Bernstein come prima delle produzioni nella loro società Transatlantic Pictures. Per il regista britannico è il primo film in Technicolor ed è composto da dieci piani-sequenza, la maggior parte dei quali collegati tra loro in modo da apparire come un’unica ripresa. La trama è ispirata a un reale fatto di cronaca nera: l’omicidio di Bobby Franks, un ragazzino di 14 anni, assassinato da due studenti dell’Università di Chicago, Nathan Leopold e Richard Loeb. Nel ruolo dell’ex professore dei due assassini fu chiamato James Stewart, alla sua prima collaborazione con Hitchcock. L’ingaggio fu economicamente oneroso (il compenso ammontò a 300.000 dollari), ma la relazione col regista si rivelò così reciprocamente rispettosa e amichevole che l’attore partecipò successivamente ad altri tre suoi film. Con James Stewart, Farley Granger, John Dall, Constance Collier, Cedric Hardwicke.

Trama
Per dimostrare la teoria del “delitto perfetto”, Philip e Brandon uccidono l’amico David e ne nascondono il corpo in una cassapanca per liberarsene più tardi. Sta infatti per arrivare gente nell’elegante appartamento, tra cui i parenti e la fidanzata dello stesso David. La visita si svolge in un clima di tensione. Brandon fa discorsi strani, giustifica l’omicidio quando si tratti di eliminare persone “inferiori”. Uno degli invitati, Rupert Cadell, si insospettisce.