Chi è Simona Galli?
Simona Galli si chiede spesso chi è, personalmente e artisticamente. Mi sento una specie di ricercatrice, ricerco me stessa. La musica mi consente di scoprirmi e le canzoni sono diventate il mio modo di presentarmi al mondo. Sono una donna emotiva, irrequieta e sognatrice. Sono un ribelle che accetta sorridente la vita, anche quando non è magnanima.
In quanto tempo hai scritto “Stonehenge”?
Stonehenge è nata velocemente, da una chiacchierata e da un caffè amaro. In studio, poi, ovviamente è stato fatto un lavoro di cesello per renderla più comunicativa possibile e che rispondesse alle esigenze della composizione che avevamo in mente.
Ci racconti come è nata l’idea del videoclip?
L’idea è nata dalla voglia di accompagnare visivamente il significato profondo della mia canzone. La contrapposizione e l’interazione, la diversità e la polarità di due elementi che si attraggono. Il mondo di oggi è fatto di visibilità e volevo che Stonehenge fosse associata a una vera e propria storia. La luce nel video, sempre alle spalle, contrasta con il nero e diventa la meta cui dirigersi a fine brano, la scelta “fuori e dentro di me”.
Quest’anno uscirà il tuo disco?
Il progetto del mio disco è in fase di lavorazione, siamo già a buon punto e uscirà nel 2022. Incrociate le dita per me!
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.