Fast & furious 9 – The Fast saga: ieri, oggi e Dominic

Prima ancora che vengano tirati in ballo un messaggio di SOS da parte del Mr Nobody Kurt Russell e fughe nella giungla condite di pallottole volanti e consuete assurdità destinate a valicare le leggi della fisica, è un flashback nel passato del Dominic Toretto ancora una volta dalle fattezze di Vin Diesel ad aprire Fast & furious 9 – The Fast saga, che vede il ritorno alla regia per il Justin Lin occupatosi del terzo, quarto, quinto e sesto capitolo del franchise iniziato nel 2001 da Rob Cohen.

Del resto, sono proprio le oltre due ore e venti totali ad essere orchestrate tra il presente e i tempi in cui il calvo e muscoloso protagonista, giovanissimo, assistette alla morte del padre insieme al fratello Jakob, ora in possesso dei connotati di un John Cena alleatosi alla cyber terrorista Cipher, già incarnata da Charlize Theron in Fast & furious 8 di F. Gary Gray.

Un ottavo episodio da cui fa ritorno – anche se soltanto per pochissimi (ma serratissimi) minuti – la Queenie di Helen Mirren; mentre la lì assente Mia di Jordana Brewster si riunisce qui alla sua ideale famiglia costituita, oltre che dal citato Dom, da Letty, Roman, Tej e Ramsey, ovvero Michelle Rodriguez, Tyrese Gibson, Ludacris e Nathalie Emmanuel.

Ma ritroviamo anche Lucas Black e Sung Kang nei panni degli Sean e Han che esordirono in The fast and the furious: Tokyo drift; man mano che è un pericoloso complotto a livello globale a rappresentare in Fast & furious 9 – The Fast saga la minaccia da sventare, nonché il pretesto per portare in scena le tanto desiderate scorribande su quattro ruote (e non solo) e i violenti scontri corpo a corpo.

Compresi quelli che coinvolgono una Elle alias Anna Sawai addirittura armata di katana; mentre è l’introduzione di potenti elettromagneti capaci di attirare a sé veicoli e oggetti assortiti a garantire buona parte del divertimento durante diverse delle sequenze d’azione.

Sequenze che, sempre più lontane dalla credibilità, dai balzi da un tetto all’altro dei bus londinesi arrivano perfino a catapultare una delle sfreccianti automobili in un’escursione spaziale (!!!) dai toni ironici e quasi demenziali.

Anticipando il lungo e non poco spettacolare inseguimento pre-epilogo con grosso mezzo cingolato in pista, atto a regalare quello che è senza alcun dubbio il momento migliore di Fast & furious 9 – The Fast saga.

Un tassello non rientrante tra i maggiormente incalzanti della serie ma capace, in ogni caso, di soddisfare sia i suoi seguaci irriducibili che il comune spettatore in cerca di un action movie per trascorrere una serata all’insegna degli stunt da capogiro e dell’elaborata effettistica digitale (comunque inavvertibile) dinanzi al grande schermo… fino ad un’ultima sorpresa posta nei titoli di coda e senza dimenticare, oltretutto, un indispensabile messaggio di taglio socio-politico simpaticamente sfoderato da uno dei personaggi: “Gli stronzi ricchi e viziati governano il mondo”.

 

 

Francesco Lomuscio