Intervista al cantautore Adriano Spini con il singolo Spina sul mio cuore

Spina sul mio cuore” è il nuovo singolo dell’eclettico cantautore Adriano Spini, sui principali stores digitali e dal 19 gennaio nelle radio in promozione nazionale. Il brano, scritto da Vincenzo Facchinieri in arte Serafico ha una produzione artistica impeccabile. Gli arrangiamenti, di Nicola Ursino, sono attuali e di tendenza ed evidenziano l’interpretazione vocale sentita e intensa dell’artista.

Spina sul mio cuore” narra di una relazione tra un uomo e una donna, rapporto interrotto da lei per il tradimento da parte del compagno. Quest’ultimo, che pensava di dimenticarla nel giro di qualche giorno, deve ammettere che il pensiero è sempre a quell’amore finito per colpa sua, per cui non cercherà mai più relazioni stabili, bensì avventure occasionali, rivelandosi, quell’amore, come una persistente spina sul suo cuore.

Leggiamo l’intervista!

Ciao Adriano, presentati ai nostri lettori. Perché il titolo “Spina sul mio cuore”? Cosa si
nasconde dietro la canzone?

Il titolo di questa canzone, Spina sul mio cuore, è la conseguenza di un rapporto tra un uomo e una donna, relazione interrotta dalla donna per il tradimento, ancorché occasionale, del partner. Benché la storia di quell’amore sia orami finita da tempo, il ricordo di quella donna persiste e non fa altro che alimentare un costante dolore che giunge proprio come una… spina sul suo cuore.
Un sound che trasuda originalità e personalità, ma anche con molti riferimenti ai grandi del
passato, quando la musica rappresentava ancora l’apice dell’espressione umana
evolvendo e condizionando l’intera società. Quali i tuoi riferimenti artistici che hanno
aiutato la tua ispirazione nella tua musica?

Beh, io appartengo ad una generazione che ha visto l’apice del cantautorato italiano, e quindi mi sono cresciuto con le musiche di Lucio Dalla, Francesco De Gregori, Roberto Vecchioni, Ivan Graziani, per citarne alcuni.

Quali sono gli obiettivi da voler raggiungere? Cosa ti aspetti da questo percorso artistico e
discografico?

Innanzitutto io vivo il fare musica per una esigenza personale, un qualcosa che mi fa stare bene soprattutto con me stesso. E’ ovvio che l’apice giunge quando mi ritrovo sul palco e davanti a me vi è un pubblico cui raccontare la vita in musica. In tutto ciò aiuta avere un contratto discografico poiché questo mi permette di raggiungere un pubblico più vasto cui far ascoltare le mie interpretazioni.
Hai mai pensato di cantare in inglese cercando di oltrepassare i confini nazionali?
Si in un futuro ci sarà un brano in inglese testo scritto da me e sarà arrangiato da Nicola Ursino dal titolo “Rolling like a stone”.

Come nasce un tuo brano di solito? Raccontaci qualche aneddoto!

secondo me più un brano lo cerchi e meno riesce io di solito mi provo ad immaginare una storia per poi prendere spunto come fosse un copione scrivo le parole.

Artisticamente parlando, rifaresti tutto oppure hai dei rimpianti?

Si rifarei tutto ma proprio tutto perché’ fa parte della mia storia.

L’ultima parola a te…

Credete nei vostri sogni e coltivateli!