Intervista alla giovane Shaza con il suo nuovo singolo “Il Cielo”

Il Cielo” è il singolo d’esordio dell’eclettica e talentuosa cantautrice Shaza, sui principali stores digitali e dal 13 ottobre nelle radio italiane in promozione nazionale. Pop elegante dalle sfumature indie, il brano possiede una delicatezza d’altri tempi, così come l’intima interpretazione dell’artista. “Il Cielo” è una canzone scritta sotto la pioggia, nata da pensieri ed emozioni; due persone che
chissà come si trovano e tutto inizia per poi finire, un pensiero che viene e un pensiero che se ne va e la musica ti insegna come accettare ed andare avanti.

Potrebbe sembrare una domanda banale e magari lo è: “Dove sta andando la musica? E dove sta andando la tua di musica?

Penso che ad oggi la musica non sia più quella che c’era un tempo, e che non c’è lo stesso significato, cuore e soprattutto passione che ci dimostravano gli artisti di un tempo, puoi vederla come una cosa positiva o negativa dipende dal tipo di persona; e non ho la minima idea di dove andrà a finire la musica di oggi, perché, come la penso io, in questo mondo niente è sicuro, non dipende solo dall’artista, ma anche dal pubblico, dalla famiglia che si è creata attorno.

La mia musica piano piano va avanti, e ci tengo a mandarla avanti, perchè ho una grandissima passione e tanti messaggi da trasmettere e, soprattutto, tante persone che mi stanno vicino.

Ad avere la possibilità di aprire un concerto in uno stadio di un big della musica, affrontandone il pubblico con la tua musica, chi sceglieresti? E perché?

A essere onesta questa domanda, oltre a farmi sognare un po’ mi terrorizza, intendo in maniera positiva. Dovessi scegliere, direi Calcutta, per la musica Italiana, perchè mi ritrovo molto nella sua musica, sia per i miei gusti musicali che per le mie canzoni, dico che potremmo andare d’accordo.

Avrei da dire riguardo anche alla musica inglese, anche per The Weekend, sarebbe un sogno ma pure con lui diciamo mi trovo in sintonia.

Quali sono i tuoi piani più immediati?

Sicuramente quello di pubblicare nuovi pezzi, e riuscire ad avere una famiglia sempre più grande vicino.

Quanto è importante per te internet nell’ambito musicale? Si rimpiange il passato in cui i social e selfie erano solo utopia o, meglio, proiettarsi verso il futuro abbracciando le nuove, seppur fredde, forme di comunicazione?

Nell’ambito musicale, penso che internet sia utile, si tratta comunque di un modo per comunicare e riuscire a condividersi interessi comuni, e arriva a tantissime persone; non sminuisco i “vecchi metodi” perchè anche quelli rimangono utili e ad oggi simpatici da portare in giro; ma con la generazione di oggi e le tecnologie viene più facile e visto da molte più persone.

Sempre convinti che ogni forma d’arte sia la massima espressione della bellezza. Tu da artista che rapporto hai con la bellezza? Quale il tuo pensiero in merito, in una società ormai distrutta dall’agognata apparenza, in cui l’arte sembra passare in secondo piano?

Credo che noi non sappiamo cosa sia o come sia la vera bellezza, perchè ognuno ne vede una propria, in un modo diverso, e posso dire che l’essere diversi prende parte della bellezza: aver gusti musicali diversi, percezioni diverse, il modo di vedere e sentire diversi.

Personalmente io la bellezza la rivedo nell’arte, a tutto tondo, perchè si tratta di una cosa uscita dalla nostra mente, una cosa originale con un significato; e già questo è bellezza.

Quindi non si tratta solo di apparenza, perchè la vera bellezza non è questa cosa che purtroppo ad oggi non è un concetto appoggiato da tutti, soprattutto tra i ragazzini, ma ci tengo a ribadire che ciò che si vede all’esterno non è la vera bellezza in tutto quello che è.

C’è differenza tra ciò che ascolti e ciò che in realtà componi e canti?

Si, considerando che io ascolto tanti generi musicali, quindi ci sono delle volte dove ci sono profondi abissi tra quello che ascolto e quello che scrivo; ma considerando che ascolto più musica pop/indie che altro, quello che sento e quello che scrivo si avvicinano.

Chi vorresti ringraziare per chiudere questa intervista?

Vorrei ringraziare innanzi tutto coloro che mi hanno permesso di fare questa intervista, le persone che mi sono sempre state vicine e permesso di realizzare questo sogno, la mia famiglia e le grandissime persone che mi hanno insegnato e portato alla passione per la musica.