Stasera in tv su JFK – Un caso ancora aperto di Oliver Stone

Stasera in tv su La7 alle 21,25 JFK – Un caso ancora aperto, un film del 1991 diretto da Oliver Stone, con Kevin Costner, Donald Sutherland, Sissy Spacek, Jack Lemmon, Michael Rooker, Gary Oldman. Il film espone i fatti immediatamente precedenti all’assassinio del Presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy e le successive indagini per opera del procuratore distrettuale di New Orleans all’epoca dei fatti, Jim Garrison, che dubita della tesi ufficiale successiva all’indagine della Commissione Warren, la quale stabilì che Lee Harvey Oswald fu il solo esecutore materiale dell’attentato. Si tratta del più celebre e di successo dei tre film di Stone dedicati alle figure di Presidenti americani (gli altri sono Gli intrighi del potere – Nixon con Anthony Hopkins nella parte del Presidente omonimo e W. con Josh Brolin nel ruolo di George W. Bush).

Trama
Nel novembre del 1963 il Presidente degli Stati Uniti John Kennedy muore sotto i colpi di un cecchino mentre percorre, a bordo di un’auto scoperta, una via di Dallas. Dell’omicidio viene accusato Lee Harvey Oswald che poi viene quasi subito ucciso da un malvivente di nome Jack Ruby. L’impressione che l’attentato lascia nel paese è enorme, ma per quel che riguarda le indagini il caso sembra proprio chiuso. Non è così per Jim Garrison, procuratore distrettuale di New Orleans, che s’intestardisce a cercare la verità, continua le sue ricerche e alla fine arriva ad una conclusione sorprendente. Un complotto della Cia, in accordo con i boss dell’industria bellica, sarebbe stato all’origine dell’attentato.

“Anche se è squilibrato, eccessivo, assordante, anche se ha qualche battuta insopportabile, picchi di retorica, virtuosismi irritanti; anche se è estenuante (dura tre ore e dieci minuti) e mette fisicamente a dura prova la resistenza dello spettatore sotto un bombardamento di informazioni e di effetti sonori; anche se la sua interpretazione dei fatti può essere discutibile, incompleta, ingenua o, come sostengono i suoi detrattori, fantasiosa, JFK – Un caso ancora aperto è un grande film.
(Irene Bignardi, La Repubblica)

Il film di oltre tre ore, nella prima parte è alquanto farraginoso e nella seconda fa sin troppo leva sull’emotività dell’arringa del procuratore distrettuale di New Orleans, il protagonista destinato alla sconfitta. Nonostante tutto ciò Stone appaga largamente le attese di uno spettatore in cerca di gialli politici a cui appassionarsi senza pretendere lo scrupoloso rispetto della cronaca.
(Giovanni Grazzini, L’Indipendente)

“Un profondo e sentito patriottismo nel delineare la storia del suo Paese è uno degli elementi cruciali nella filmografia di Oliver Stone. Con questo lavoro, il regista statunitense ha tratteggiato la cronaca americana per eccellenza, riuscendo nel difficile compito di ritrarre, anche se in maniera indiretta, la figura di un presidente divenuto un riferimento assoluto per la politica e la cultura dell’epoca. Attraverso un’indagine minuziosa (ma mai pedante), JFK – Un caso ancora aperto riesce ad appassionare anche chi non si sente direttamente coinvolto in una tragedia che ancora oggi riserva più di un punto oscuro. Il passo lento di taglio documentaristico ben si sposa a un’operazione di solenne rigore storico e filologico, grazie a un approccio obiettivo e privo di quegli eccessi enfatici che solitamente costituiscono i limiti della poetica di Stone. Cast in splendida forma (oltre ai protagonisti Kevin Costner e Tommy Lee Jones, meritano un plauso anche Joe Pesci, Jack Lemmon e Gary Oldman). La forza del film risiede poi nella capacità di narrare senza mai prendere esplicitamente posizione, ma limitandosi in maniera chiara e lineare a esporre i fatti così come sono narrati nel libro di Jim Marrs, dal quale è tratto il film. Incassò più di 200 milioni in tutto il mondo. 8 nomination agli Oscar e 2 statuette (montaggio e fotografia). Stone, lungo la sua carriera, avrà modo di lavorare sulle figure di altri due presidenti americani in Gli intrighi del potere – Nixon (1995) e W. (2008), rispettivamente dedicati a Richard Nixon e George W. Bush”.
(LongTake)

 

 

Luca Biscontini