Un tetto per 2: Commedia benefica al Teatro Orione di Roma

Si sorride, ci si intrattiene piacevolmente e nello stesso tempo si aiuta chi lotta da anni per raccogliere fondi per cause benefiche. Si tratta della commedia Un tetto per 2 a cura de La compagnia del Teatro, che andrà in scena il prossimo 8 Maggio alle ore 15.30, 18.30 e 21.30, il 9 Maggio alle 15.30, 18.30 e 21.30 e il 10 Maggio alle 15.30 e 18.30 (Posto Unico 15.30 e 18.30 euro 20.00, ore 21.30 posto unico euro 30.00).

I proventi dello spettacolo serviranno per la buona riuscita di una lodevole iniziativa benefica sostenuta dall’Agenzia Teatrale Gema TicketSrl, una società che opera nel settore dello spettacolo e collabora con l’A.I.S.M. (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) da più di vent’anni, organizzando e promuovendo spettacoli teatrali tramite i quali sostiene l’associazione con una quota fissa e prestabilita. E’ per questo che dare il proprio sostegno, anche soltanto con l’acquisto di un biglietto, è un gesto importante, come ci ha spiegato Giada, che lavora con passione ed iniziativa per l’Agenzia Teatrale. Per saperne di più basta cliccare la pagina facebookwww.facebook.com/AgenziaTeatraleGemaTicket/ oppure il sito http://swite.com/agenziateatralegematicket

Ma parliamo dello spettacolo Un Tetto per 2 e della sua spiritosa storia. Edward, un divorzio alle spalle, conduce un’oziosa vita da scapolo nel proprio appartamento di New York. Non sembra soffrire la mancanza di una vita familiare, tutt’altro: passa le proprie serate giocando a carte con gli amici, quasi fiero di ospitarli in una casa libera dalle cure di una figura femminile. Trasandato e sporco, l’appartamento di Edward viene presto letteralmente riempito dall’arrivo di Seymour, fresco di divorzio e bisognoso di un tetto. Il rapporto fra i due amici è quello fra due caratteri opposti. Mentre Edward rivendica il proprio status di scapolo libero e incurante, Seymour non perde occasione per dimostrarsi sofferente e ansioso, debolezze che sfoga in una insopportabile maniacalità casalinga. Le condizioni psicologiche di Seymour, tuttavia, costringono Edward a tenerselo in casa, se non altro per evitare possibili gesti inconsulti.

Le gag si susseguono e il loro rapporto assomiglia sempre più a quello fra marito e moglie. Il destino si ripete: Edward, scappato dalla ex, vorrebbe ora scappare da Seymour; e Seymour, cacciato dalla ex, rischia ora di essere cacciato da Edward. Per quanto ancora riusciranno i due inconciliabili inquilini a rimanere sotto lo stesso tetto?

Un tetto per 2 rappresenta un punto di partenza importante per la Compagnia di Orione, un modo di approcciarsi al palcoscenico sincero e diretto. La commedia è sicuramente un metro di giudizio severo, far ridere è un impegno totalizzante, è quel tipo di emozione che trova spesso difficoltà prima di insinuarsi in ognuno di noi. Affidarsi ad attori brillanti ed esperti è stato essenziale. Partendo da chi ha avuto la fortuna di affiancare Enrico Montesano ne Il Marchese Del Grillo, come Igor Petrotto, oppure da Daniel De Rossi, sublime Cicerone in Catilina, opera kolossal del 2016. L’importanza della dimestichezza sul palco è fondamentale per portare quella naturalezza e spontaneità, capace di arrivare forte al pubblico. Il modo di creare la sinergia giusta tra tutti gli elementi in scena sarà la chiave della risata, che sia essa esilarante come un risultato di un perfetto meccanismo di “gag”, oppure lenta ed inesorabile scaturita dalla sottigliezza e acuità di una battuta.

Il districarsi della matassa narrativa permetterà di conoscere i due protagonisti e tutti coloro che circondano la vicenda, riconoscendosi nella quotidianità delle difficoltà che si andranno ad affrontare, sino ad arrivare in certi punti ad empatizzare quella comica drammaticità che la vita ci offre. Sarà comunque la linea registica della verosomiglianza che permetterà allo spettatore di ridere di quella vita che viene riproposta sul palco, calcando la mano laddove sarà necessario per rendere ancora più divertenti molte verità del quotidiano. Tale scelta sarà rispecchiata anche dalla scenografia, evocativa di un contesto domestico trasandato, specchio di una situazione umana che è il riflesso del padrone di casa. Saranno dunque elementi scenici tangibili e non stilizzati ad introdurre lo spettatore in uno stralcio di vita possibile, capace dunque di catturare e far ridere senza sosta chi si godrà questo spaccato di realtà.

 

Susanna Marinelli