Laura B: un disco di vita, di consapevolezza e di donna

Riconoscenza e consapevolezza appunto, per la donna come individuo prima di tantissimo altro. E qui è la donna il punto focale da cui si dipana la storia, la voce narrante di un disco che mette la vita e la donna al centro del tutto. Laura B porta in scena un disco davvero molto intrigante nei toni e nei modi, con quel piglio vintage pronto ad incontrare anche l’elettronica moderna, senza ridondanze e senza presunzione. “La ragazza di nessuno”, penso che sia esplicativo come titolo… e di certo sa come raccontarci la storia, con stile, con gusto, con una bellissima intonazione sicura.

Noi parliamo sempre di bellezza, spesso estetica, altre volte spirituale. Andiamo oltre se ti va. Per Laura B che peso ha e che significato porta con se la bellezza?
La bellezza porta con sé il significato della magnificenza, dello stupore, della passione alla vita. Adoro la bellezza nelle cose, nelle persone, nei momenti…la bellezza è quella cosa che una volta vista non ne puoi più fare a meno e così la cerchi e per trovarla devi impegnarti e impegnandoti affini sempre più la ricerca migliorandoti e migliorando il modo di vedere e percepire la bellezza delle e nelle cose.

E di bellezza, dentro questo disco, ne troviamo molta, narrata, nascosta nei sottotesti di queste canzoni. Una bellezza che però oggi trova moltissima sofferenza e si rende indifesa e offesa…
Si questo è un po’ il pericolo della bellezza: tutti la desiderano, chi a volte non riesce a trovarla in sé o a costruirla la ruba e non tutti i ladri sono dei romantici Robin Hood. Credo sia importante insegnare a riconoscere in sé la bellezza di cui si ha bisogno e non cercarla altrove. E quando la si trova al di fuori bisogna imparare a rispettarla. Questo vale per tutto quello che ci circonda.

Il suono di questo disco poi è assai spigoloso… forse vuol raccontarci anche di una rabbia latente che ha contribuito alla stesura delle canzoni o sbaglio?
La rabbia è una parte di me. La chiamo “la rabbia buona” quella che ti smuove nel momento in cui vedi un’ingiustizia passarti davanti, quella che smuove un pensiero critico e quella che ti permette di darti una collocazione nel mondo delle idee e dei valori.

E poi la chiusa che è decisamente una ballata morbidissima. La nostalgia e il ricordo hanno un peso decisivo in questo brano. Ma io penso per tutto il disco o sbaglio?
La nostalgia è un dolce luogo dove trovi il ricordo più profondo e il sentimento più vero. Adoro i luoghi della nostalgia. Sono una romantica di fondo e mi piace ricordare da dove vengo e chi mi ha condotto all’oggi. Vedo la vita come una ricerca e non posso negare il passato altrimenti negherei quella che sono ora. Non ho mai agito perché “si deve fare così!’” ma le mie azioni sono state frutto di tentativi ed errori quindi, guardarsi indietro è un momenti dedicato alla tenerezza.

Anche questo video, antico e raffinato nella sua semplicità… un disegno, l’immaginazione… cose che stiamo perdendo oggi… cosa ci dici?
Non credo stiamo perdendo l’immaginazione, anzi quella per fortuna c’è sempre e non muore; forse è l’immaginario che è cambiato e sta cambiando. A volte non mi sento rappresentata ma per fortuna ho la possibilità di ritagliarmi un po’ di spazio per proporre il mio immaginario; a volte rimango sorpresa e cerco di cogliere nuovi stimoli dai nuovi modi.